Transizione ecologica e certificazione ambientale nelle aziende

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Written By Redazione

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La transizione ecologica e la certificazione ambientale sono processi fondamentali per le aziende che desiderano adottare pratiche sostenibili e ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. 

In un’epoca in cui la sostenibilità ambientale è sempre più importante, l’adozione di un’economia circolare e l’implementazione di misure per ridurre le emissioni di CO2, migliorare l’efficienza energetica e promuovere l’uso di energia rinnovabile sono diventate priorità per imprenditori responsabili. 

Questo articolo esaminerà in dettaglio il significato e i vantaggi della transizione ecologica e della certificazione ambientale per le aziende, fornendo informazioni utili e spunti per migliorare le proprie organizzazioni e contribuire alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

La transizione ecologica: significato e vantaggi

Cos’è la transizione ecologica? La transizione ecologica è un processo di cambiamento delle pratiche aziendali, dei modelli economici e delle tecnologie per passare da un modello insostenibile a uno sostenibile e a basso impatto ambientale. Questo processo implica l’adozione di strategie di sostenibilità e la riduzione dell’impronta ecologica attraverso l’innovazione ambientale e l’ottimizzazione dei processi produttivi.

I vantaggi della transizione ecologica per le aziende

Adottare una strategia di transizione ecologica offre numerosi vantaggi alle aziende, che possono essere riassunti:

  1. Diminuzione degli impatti ambientali rispetto ai processi, beni e servizi prodotti;
  2. Riduzione dei costi operativi attraverso l’efficienza energetica e la riduzione dei rifiuti;
  3. Favorire economie circolari ed utilizzo di energie rinnovabili;
  4. Miglioramento dell’immagine aziendale e della reputazione attraverso la responsabilità sociale d’impresa;
  5. Accesso a nuovi mercati e opportunità di business legate all’economia verde;
  6. Conformità alle regolamentazioni e normative ambientali applicabili;
  7. Aumento della resilienza e dell’adattamento ai cambiamenti climatici;
  8. Migliorare l’ambiente contestuale in cui opera l’organizzazione;
  9. Sensibilizzare gli stakeholder sulle tematiche ambientali.

Per raggiungere questi obiettivi sono stati messi in atto notevoli fondi a copertura dei progetti. Fondi che nel nostro paese sono inseriti nelle risorse del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che puoi visionare a questo indirizzo.

La certificazione ambientale volontaria: significato e vantaggi

Per intraprendere attività volte a questa rivoluzione verde ci sono dai passi da effettuare: valutazione degli impatti, definizione degli obiettivi, delle attività e delle risorse per raggiungerli. Risorse che devono comprendere quelle economiche, tecnologiche, tecniche ed umane.

Strumenti utili per creare una struttura di gestione dei requisiti e volta al miglioramento ambientale sono le norme e gli standard ambientali.

Cos’è la certificazione ambientale? La certificazione ambientale è un processo volontario attraverso il quale un’azienda dimostra il proprio impegno nella gestione ambientale e nella riduzione dell’impatto delle proprie attività. Viene rilasciata a seguito di audit periodici da parte di organismi di certificazione terzi ed accreditati.

Esistono diverse certificazioni ambientali riconosciute a livello internazionale. A titolo di esempio elenchiamo le più importanti:

  • Certificazione ISO 14001. Definisce i requisiti necessari per l’implementazione di un sistema di gestione ambientale;
  • Certificazione ISO 50001. Definisce i requisiti dei sistemi di gestione per l’energia;
  • Certificazione EMAS. Requisiti composti dal sistema di gestione ISO 14001, e la registrazione EMAS definita nel Reg. (CE) n. 1221/2009;
  • Certificazione ECOLABEL. Il regolamento che definisce la qualità ecologica europea di beni e servizi secondo il Reg. (CE) n. 66/2010;
  • Certificazione Impronta Ambientale. Certificazioni che danno evidenza dell’impronta che un’azienda ed i suoi beni e servizi lasciano sull’ambiente. Certificazione Carbon Foot Print, che si riferisce all’impronta delle emissioni di gas serra. Certificazione Water Foot Print, impatto delle acque. LCA, Life Cycle Assessment, che si riferisce agli impatti ambientali dei prodotti dalla loro progettazione allo smaltimento a fine vita.

Queste norme sono applicabili a tutte le organizzazioni di ogni tipologia e grandezza. In abito alimentare, sono presenti standard più trasversali tra cui:

  • Certificazione GLOBAL GAP. Standard riconosciuto dal GFSI, Global Food Safety Initiative, iniziativa che definisce regole armonizzate a tutela della salute dei consumatori e dei mercati, nato per il mondo della grande distribuzione organizzata, e definisce i requisiti in ambito ortofrutticolo, zootecnico, mangimistico ed ittico;
  • Certificazione GMP+. Standard GFSI specifico per la filiera mangimistica;
  • Certificazione Ittica. Vari standard come il Global Gap Acquacolture, la certificazione MSC, ASC, Friend of The Sea, che definiscono requisiti di sostenibilità ambientale oltre che altri.

Queste, oltre che fornire requisiti specifici in merito alla gestione ambientale ed alla qualità, pongono attenzione anche al valore della sostenibilità sociale, economica ed alla catena di custodia per i prodotti certificati.

In linea generale una norma o standard di certificazione ambientale permette di creare una struttura volta alla creazione di un sistema di gestione organizzato e documentato, fondamentale per la valutazione e la gestione degli obiettivi ambientali volti al miglioramento continuo.

I vantaggi della certificazione ambientale per le aziende

Ottenere una certificazione ambientale offre numerosi vantaggi alle aziende, tra cui:

  1. Partecipare alla transizione ecologica diminuendo gli impatti aziendali;
  2. Riconoscimento della conformità alle migliori pratiche ambientali.
  3. Miglioramento dell’efficienza dei processi anche in ottica ambientale, con diminuzione dei costi, sprechi e rifiuti;
  4. Prevenzioni ed efficienza per le pratiche di emergenza ambientale;
  5. Miglioramento della reputazione aziendale e della fiducia da parte dei clienti e degli stakeholder.
  6. Accesso a incentivi finanziari e agevolazioni fiscali.
  7. Riduzione del rischio di sanzioni e multe per violazioni delle normative ambientali.
  8. Facilitazione e velocizzazione dell’accesso a nuovi mercati e opportunità di business legate alla sostenibilità;
  9. Proteggere i propri investimenti.

Passi fondamentali per la transizione ecologica

Per avviare la transizione ecologica nella propria azienda, come imprenditore potrai seguire questi passi fondamentali:

  1. Valutare l’impatto ambientale dell’azienda mediante un’analisi dell’impronta ecologica dei prodotti e dei processi aziendali;
  2. Stabilire politiche ambientali aziendali che riflettano gli obiettivi di sostenibilità e gli impegni verso la riduzione dell’inquinamento e l’uso responsabile delle risorse.
  3. Implementare misure di efficienza per i processi, ed energetica, adottando fonti di energia rinnovabile.
  4. Adottare strategie di economia circolare per ridurre i rifiuti e promuovere il riciclo e il riutilizzo dei materiali.
  5. Monitorare e valutare periodicamente i progressi compiuti nella transizione ecologica e nell’attuazione delle politiche ambientali.

Evitare il greenwashing e promuovere l’autenticità nella transizione ecologica

Cos’è il greenwashing e perché evitarlo? Il greenwashing è una pratica scorretta che consiste nel promuovere un’immagine di sostenibilità e responsabilità ambientale senza sostenere realmente tali valori. Evitare il greenwashing è fondamentale per mantenere la credibilità e l’autenticità nel processo di transizione ecologica.

Come promuovere l’autenticità nella transizione ecologica?

Per promuovere l’autenticità nella transizione ecologica, potrai:

  1. Comunicare in modo trasparente e accurato i propri impegni e risultati ambientali.
  2. Utilizzare standard e norme riconosciuti per attestare la sostenibilità dei propri prodotti e servizi.
  3. Coinvolgere gli stakeholder nel processo di transizione ecologica e nella definizione degli obiettivi di sostenibilità.
  4. Essere aperto al dialogo e al confronto con clienti, dipendenti, fornitori, autorità e organizzazioni non governative (ONG) sulle tematiche ambientali.

La transizione ecologica e la certificazione ambientale saranno processi cruciali per la tua azienda nell’adottare pratiche sostenibili riducendo l’impatto ambientale dei tuoi processi, beni e servizi. Attraverso l’implementazione di strategie di sostenibilità, l’ottimizzazione dei processi produttivi e l’ottenimento di certificazioni ambientali volontarie, potrai anche migliorare la propria reputazione, conformarsi alle normative e contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Per ulteriori suggerimenti e informazioni dettagliate sulla transizione ecologica e la certificazione ambientale nelle aziende, ti invitiamo a consultare la guida sulla norma ambientale più importante disponibile sul nostro sito: www.sistemieconsulenze.it/certificazione-iso-14001/ 

Incoraggiando una cultura aziendale di sostenibilità e responsabilità ambientale, come azienda potrai non solo migliorare la propria posizione competitiva, ma anche sostenere un futuro più verde e sostenibile per tutti.